Fiori di Echinacea
L’Echinacea è un fiore meraviglioso e un po’ dimenticato tra i recisi.
Probabilmente perché non si presta alla grande distribuzione, ma anche tra i produttori locali non si trova (almeno nella zona di Roma). Mi viene facile pensare che non sia (ancora) di moda e quindi che non ci sia richiesta, ma penso che le piccole flower farm dovrebbero coltivarla per il reciso.
In molti la conoscono come pianta, è una erbacea perenne della famiglia delle Asteracee, splendida nei giardini, ma affascinante anche in vaso. Facile, molto resistente, fiorisce d’estate tra giugno e luglio, ma la sua è una fioritura lunga che continua anche in autunno. Ama il sole ed è un’attrazione anche per le farfalle e per gli altri insetti impollinatori.
Io lo trovo un fiore straordinariamente curioso.
Ha quel portamento buffo come se si tuffasse nel mondo e nelle cose, con quei petali che sembrano mossi indietro dal vento.
Un fiore che ama stare con il sole in faccia.
E’ per me piena di vita. Ne rimango fortemente affascinata ogni volta che la incontro.
Non credo sia infatti un caso che, dal punto di vista erboristico, abbia tali proprietà terapeutiche (immunostimolanti): insomma l’energia che comunica è quella.
Ho qualche pianta di Echinacea Purpurea, al momento ancora in vaso, in fiore fino a qualche giorno fa. Sono state tutte molto generose.
Ho fatto quindi i miei esperimenti e ho tagliato alcuni steli per testare la sua tenuta come fiore reciso.
L’ho trovato estremamente longevo: durata 10 giorni!
Per quanto apparentemente esile ha invece uno stelo solido e robusto e il fiore si è conservato in ottimo stato.
Quindi perché usarlo anche come fiore reciso?
Io trovo almeno quattro ottimi motivi:
- Per la sua forma estremamente interessante
- Per la ricchezza dei suoi colori vibranti, accesi, pop (viola, rosso, arancio, rosa..)
- Per la sua durata in acqua
- Perché si secca bene
E’ molto decorativo, perfetto per le tavole di tarda estate, ma anche per le prime autunnali.
Indubbiamente, essendo ogni suo fiore piuttosto unico, credo valga la pena valorizzare ogni stelo singolarmente. Se in composizione o in bouquet dategli il giusto risalto senza farli soffocare.
Fate in modo che se ne ammiri la bellezza.
Ricordate che in natura sono piante alte, che svettano tra le altre, rispettare questo loro portamento è sempre un buon consiglio.
In agosto l’ho messa semplicemente a tavola dentro dei bicchieri a righe rossi colorati (probabilmente degli anni ’40-’50, che io trovo splendidi), proprio per esaltarne colori, ed era bellissima da guardare. Eravamo in campagna, con poche persone care intorno e la vitale semplicità di questo fiore che si sposava perfettamente con l’intero contesto.
Per 10 giorni i fiori sono durati perfettamente. Li ho anche trasportati recisi per un viaggio di due ore e poi si sono mantenuti una settimana.
E c’è di più, li ho lasciati in acqua per vedere cosa succedeva e alcune teste si sono seccate molto bene, conservando petali e stelo turgidi .
Coltivate quindi la sua pianta e, quando sarà di nuovo stagione, ogni tanto recidete alcuni steli da tenere in acqua in casa.
Non serve alcuna teorizzazione astrusa sul floral design.
Disintossicatevi dal Rumore del Superfluo.
Guardateli ogni giorno un po’ e alla fine proverete un insolito senso di felicità.
Non serve altro: solo la vostra cura, la vostra attenzione e il silenzio dei vostri fiori a farvi compagnia.
Riproduzione Vietata
